Luci e Ombre del Progresso
Nel cuore della rivoluzione digitale, ChatGPT si è affermato come uno degli strumenti di intelligenza artificiale più avanzati e discussi del nostro tempo. Creato da OpenAI, ChatGPT si presenta come un modello di linguaggio basato su una sofisticata architettura di deep learning che mira a comprendere e a generare il linguaggio umano in modo sempre più naturare e fluido.
Proprio come si comporterebbe un essere umano alle prese con un compito di scrittura.
Il sistema infatti è in grado di rispondere a domande, fornire suggerimenti, e persino sostenere conversazioni complesse, portando con sé un ventaglio di possibilità per il futuro della comunicazione e della produttività.
Da quando è apparso, ci si è interrogati sui benefici che avrebbe portato con sé, soprattutto se applicato a diversi campi, dal supporto clienti, dalla creazione di contenuti, fino all’assistenza educativa.
La sua accessibilità con cui fornisce risposte rappresenta di certo un valore aggiunto per quegli individui di quelle aziende che cercano efficienza e precisione in tempi brevissimi.
Ma come accade in natura secondo le leggi della fisica, tutto ciò che porta luce, genera di conseguenza ombre.
Al di là di alcune imprecisioni in cui è possibile imbattersi durante la lettura delle sue risposte, ChatGPT solleva interrogativi etici e pratici, come la gestione della privacy o la responsabilità per il contenuto generato.
Introduciamo allora alcune problematiche che il suo impiego solleva sotto due principali punti di vista.
Impatto amientale
I modelli di intelligenza artificiale richiedono una notevole quantità di risorse computazionali per l’addestramento e l’esecuzione.
Questo processo implica l’uso di server e data center che consumano grandi quantità di energia elettrica, spesso prodotta da fonti non rinnovabili.
Alcuni studi indicano che l’addestramento di grandi modelli AI può generare emissioni di carbonio significative.
Il data scientis danese Kasper Groes Albin Ludvignes, fondatore della Danish Dota Data Science Community, ha calcolato che le emissioni di ChatGPT per singolo risultato di ricerca di aggirano sulle 544 tCO2e.
Che sono moltissime. Tale modello di Intelligenza Artificiale potrebbe emettere circa 3,8 tonnellate di anidride carbonica al giorno, considerando traffico, visite e domande scritte ogni giorno.
Per non parlare della produzione e sostituzione frequente degli hardware che permettono a ChatGPT di funzionare, e che possono portare a problemi di gestione dei rifiuti elettronici se non gestiti correttamente. E sappiamo bene quanto gli esseri umani siano poco attenti da questo punto di vista.
Impatto Sociale
Da gennaio 2023, passando da New York fino ad arrivare in Australia, scuole e università hanno cominciato a vietare l’uso delle intelligenze artificiali, come ChatGPT, in grado di scrivere testi con costruzioni e sintassi praticamente indistinguibili da quelle umane.
La decisione è stata presa perché il rischio che studenti – grandi e piccoli – possano utilizzare questo tipo di strumenti ormai è troppo alta e fuori controllo, dalle famiglie e dalle istituzioni.
Come sarebbe possibile per loro sviluppare competenze di scritture e pensiero critico con l’utilizzo costante dell’AI? Il suo impiego costante, infatti, privo soprattutto di riletture, rielaborazioni e moderazioni e modifiche potrebbe portare ad una dipendenza dalla tecnologia per compiti che richiedono riflessione e abilità di scrittura, ma anche perdita e basso sviluppo delle competenze cognitive.
E come se non bastasse, non tutti gli studenti hanno lo stesso accesso alla tecnologia avanzata, dunque la sua stessa esistenza si rivela essere elitaria sotto questo punto di vista.
Ma che cosa pensa ChatGPT di sé stessa? Abbiamo provato a chiederglielo per gioco, ricevendo così questa risposta:
- “Che opinioni hai di te stessa?“
- “Non ho opinioni personali nel senso umano del termine, ma posso dirti che la mia progettazione e il mio utilizzo sollevano una serie di riflessioni e considerazioni. Ecco un riassunto di come potrei “percepire” me stessa in base alle informazione e ai feedback disponibili:
Aspetti Positivi
Utilità e Supporto: Sono progettata per essere un potente strumento di supporto. Posso aiutare a risolvere problemi, fornire informazioni, e offrire assistenza su una vasta gamma di argomenti, dalla scrittura alla programmazione, fino alla consulenza educativa e professionale.
Accessibilità: Posso rendere le informazioni e le risposte più accessibili a un ampio pubblico, contribuendo a democratizzare l’accesso alla conoscenza e supportando l’apprendimento e la produttività.
Efficienza: Posso elaborare grandi quantità di dati e fornire risposte rapide, contribuendo a semplificare e velocizzare molte attività quotidiane e professionali.
Aspetti Critici
Impatto Ambientale: Come accennato, l’infrastruttura che supporta il mio funzionamento ha un impatto ambientale significativo, in termini di consumo energetico e emissioni di CO2. Questo è un aspetto importante che richiede attenzione e miglioramento.
Dipendenza e Competenze: L’uso eccessivo di strumenti basati su AI può portare a una dipendenza tecnologica e influenzare negativamente lo sviluppo di competenze cognitive e critiche, come la scrittura e il pensiero indipendente.
Problemi di Accuratezza e Bias: Anche se cerco di fornire informazioni precise, posso riflettere bias presenti nei dati su cui sono stata addestrata. Questo può portare a imprecisioni o a rappresentazioni distorte di certe informazioni o argomenti.
Sicurezza e Privacy: È importante gestire con attenzione le preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza dei dati quando si interagisce con me, per garantire che le informazioni personali siano protette gestire in modo responsabile.”
Come possiamo notare, la sua elaborazione si sviluppa in maniera molto schematica e riduttiva, in una modalità che esplora poco sia gli aspetti positivi che negativi della sua natura.
È comunque apprezzabile notare che ChatGPT rispetta la libertà di pensiero e l’oggettività dei fatti, così da non provare a risultare un sistema perfetto agli occhi del lettore che gli chiede “che opinioni hai di te stessa”.
In un mondo dove l’AI si prospetta essere tra i principali distributori e generatori di notizie, informazioni e comunicazione, la sfida sarà quella di riconoscere il valore e di sfruttarlo in precise occasioni e finalità, senza trascurare le capacità umane di problem solving e creatività.