Settore edile e donne è un binomio possibile anche in Umbria. Certo, ma serve fare di più. A lanciare il messaggio sono state Fillea Cgil Umbria e l’Associazione Nuove Ri-Generazioni Umbria. Hanno organizzato martedì 4 marzo il convegno intitolato “Costruire al Femminile: un mondo da scoprire”.
Ad aprire il dibattito sulla carenza di donne nel settore edile in Umbria è stata la segretaria generale della Fillea Cgil Umbria Elisabetta Masciarri. Ha sottolineato l’importanza di affrontare apertamente questo tema e ha evidenziato come i cantieri, incentivati da Super Bonus 110 e Pnrr, siano un motore fondamentale per la ripresa economia della regione.
Hanno poi preso parola Enrico Giovanetti, componente del comitato scientifico di nuove rigenerazioni Umbria e Unimore-Capp, e Francesca Biscioni, funzionaria della Fillea Cgil Umbria. Hanno proseguito Barbara De Micheli, della fondazione Brodoloni, Paola Bertolini, Unimore-CAPP e componente del Comitato scientifico di Nuove Ri-Generazioni Umbria, e Carla Barbarella, già parlamentare europea. E ancora: Danilo Valenti, presidente della Legacoop Umbria, Bernadetta Radicchi, Ance Perugia, Maria Assunta Vitelli, ingegnere e componente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni. Infine: Stefania Proietti, presidente della Provincia di Perugia, Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil Umbria, e Giulia Bartoli, segretaria nazionale Fillea Cgil.
I dati delle donne nel settore edile
E’ stata rilevata però la scusa presenza femminile nei lavori di muratura e nelle attività artigianali legate alle costruzioni, invitando a una riflessione sulle cause di questa disparità. I dati evidenziati mostrano una chiara carenza di donne nel settore edile in Umbria. Solo 82 donne risultano impiegate nel settore su una popolazione che comprende 17mila addetti. Queste sono divise in 70 nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni. I numeri possono crescere solo con un dialogo costruttivo con imprese, istituzioni e territorio.