Comincia il ricco programma di Egregio prof.Torelli, Caro Mario con la mattinata di mercoledì 21 febbraio. Perugia si prende il palcoscenico mondiale dell’archeologia con un evento dedicato in ricordo del professore Mario Torelli. L’archeologo di fama internazionale per 35 anni è stato docente di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso l’Università degli Studi di Perugia.
Il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria diventa palcoscenico per tre giorni di studi. Parteciperanno alcuni tra i maggiori studiosi che hanno incrociato la sua attività professionale. L’ingresso all’evento in ricordo di Mario Torelli è libero fino a esaurimento posti.
Mercoledì 21 febbraio si parte alle 9 con gli interventi di Costantino D’Orazio e Tiziana Caponi, musei nazionale di Perugia e direzione regionale dei musei Umbria. Segue Massimo Osanna (direzione generale musei). L’intervento di Alfonsina Russo (parco archeologico del Colosseo) si chiama “A Mario Torelli dall’Etruria al Colosseo”. Attilio Mastino e Raimondo Zucca (università degli studi di Sassari) parla di “Baruffe chiozzotte: la vicenda della Laurea Magistrale honoris causa in archeologia al prof Mario Torelli a Sassari e altre storie”. Carlo Rescigno (l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli) parlerà de “Le fanciulle di Reggio”. Prima della pausa pranzo chiude Marco Fabbri (università degli studi di Roma Tor Vergata) con “Mario Torelli e la divulgazione della conoscenza archeologica”.
Interventi anche nel pomeriggio dalle 15. “Le farfalle di Larthia Seianti” è di Stefano Bruni (università degli studi di Ferrara), seguito da Simonetta Angiolillo (università degli studi di Cagliari) che parla di “1969-1976: a Cagliari con Mario”. Il momento di Lucio Fiorini (università degli studi di Perugia) prende il nome “Cronache on the road per Gravisca (e oltre) insieme a Mario, mio Professore e compagno di viaggio”. Ancora: Angelo Centini con “Mario Torelli cittadino onorario di Tarquinia”. Poi Antonio Sgamellotti (università degli studi di Perugia) con “Un lungo rapporto di amicizia e collaborazione scientifica con Mario”. Infine: Dorica Manconi su “1970: primi studenti sardi allo scavo di Gravisca”.