Nascosto tra le pendici del Monte Malbe, nella località Ferro di Cavallo, si nasconde un gioiello archeologico poco noto ma straordinario: l’Ipogeo di San Manno. L’edificio si presenta come una chiesa templare medievale, ma la cripta che fu ricavata sotto la chiesa è una tomba di epoca etrusca, ancora oggi accessibile in buone condizioni.
Il fatto che l’ipogeo fu costruito principalmente in pietre di travertino, pietra estratta dalle cave della zona di Santa Sabina, non lontano dall’Ipogeo, suggerisce il coinvolgimento del lavoro manuale sia nelle attività di estrazione sia nella produzione di materiale da costruzione già nei tempi etruschi. Di forma rettangolare, con pareti e volta realizzate con grandi blocchi di travertino, sottolinea una grande forza di capacità tecnica dimostrata dagli antichi artigiani.
La sua forma architettonica sepolcrale e la lunga iscrizione etrusca all’interno (lunga ben 5,10 metri) rendono possibile agli studiosi la datazione al III secolo a.C. Molti storici illustri di Perugia hanno analizzato questo monumento con profondità nei secoli, portando alla luce l’importanza storico-archeologica.
La sua posizione strategica dominante posta nell’ipogeo sulla strada che collega Perugia al Trasimeno, suggerisce che la committenza di questa tomba appartiene al grado sociale più alto possibile. La sua ubicazione rifletteva non solo la ricchezza e il potere della famiglia Precu, ma anche il controllo strategico sulla via di comunicazione. L’Ipogeo di San Manno alle appendici di Monte Malbe aggiunge un altro indizio importante al puzzle della storia dell’Umbria antica e della viabilità tra i grandi centri Etruschi. Invitiamo tutti i nostri lettori a visitare questo sito unico e a immergersi nelle sue meraviglie archeologiche. Così facendo, avranno la possibilità di scoprire un mondo affascinante, ma ancora poco conosciuto del nostro passato.