Che collegamento c’è tra La Sirenetta in versione live action, uno degli ultimi film prodotti dalla Disney, e l’Umbria? A prima vista sembra non ci sia nulla, soprattutto considerando che non abbiamo mare qui. Ma agli occhi attenti degli archeologi emerge un dettaglio intrigante.
Nella scena cruciale del film, Ariel accetta il patto della malvagia Ursola. In cambio della sua splendida voce, otterrà un paio di gambe umane. Questa decisione permette ad Ariel di esplorare il mondo sulla superficie e inseguire il suo amore per il bel principe. Durante una visita alla biblioteca del principe, Ariel si sente attratta da un oggetto particolare tra i tesori esposti: una statuetta di sirena in vetro verde o giada.
Questo non è un oggetto casuale. La statuetta è infatti ispirata a un vero reperto archeologico trovato vicino a Perugia, nel comune di Corciano, all’interno di una tomba a San Mariano. Questo prezioso reperto in bronzo faceva parte della decorazione di un carro da parata appartenuto a un principe etrusco. La zona di San Mariano era strategica, controllata da un’élite aristocratica che deteneva il potere sulla strada antica tra Perugia e Chiusi. Alla morte di uno di questi principi, il suo carro da parata, simbolo di status, veniva sepolto insieme a lui, decorato con splendide opere in bronzo, inclusa la statuetta che Ariel osserva nella scena.
Ma perché gli etruschi rappresentavano creature marine nei contesti funebri? Nelle credenze antiche, i mostri marini e gli esseri che abitavano il confine tra terra e mare simboleggiavano il viaggio verso l’aldilà, il passaggio tra il mondo fisico e quello spirituale.
Se non avete ancora visto La Sirenetta o non avete notato questo dettaglio, vi invitiamo a scoprire questa bellissima storia che, inaspettatamente, fa riferimento all’Umbria.